A.I.R.R.C.S
Associazione Italiana Ricerche
Riflessogene e Chiropratiche Sportive
Ricerca scientifica in campo Naturopatico e applicazione terapeutica di queste metodologie innovative.
Carissimi soci e lettori, ringrazio il Presidente per avermi dato la parola su un progetto in cui credo molto e sul quale ho lavorato con molta passione ed impegno al suo fianco.
Insieme a lui ho avuto il piacere di conoscere, sperimentare e rielaborare tre tecniche che mi hanno affascinato e rapito per la loro efficacia e per il concetto su cui si basano.
Il primo obiettivo delle tecniche che vi illustrerò è appunto il conoscersi più a fondo partendo dal corpo e iniziando a percepire meglio ogni sua parte.
Da questo poi attingeremo più consapevolezza che trasformeremo in sicurezza ed in fine in pace anche se dentro a quello che a me piace chiamare il "frullatore caotico" della vita.
Così saremo immuni dallo stress e potremo vederlo in modo distaccato ,prendere le corrette contromisure per usarlo come stimolo per il cambiamento e la crescita costruttiva anche in momenti difficili.
Come spesso dice mio fratello, che poi è anche il nostro Presidente:
<< Il corpo è una macchina perfetta, meravigliosa ed affascinate, peccato che non ci abbiano dato il libretto delle istruzioni >>.
Proprio su questo noi abbiamo lavorato nel decriptare quel tanto agognato libretto delle istruzioni che ci è stato fornito ma non in un linguaggio a noi comprensibile.
Queste tecniche sono un vero e proprio allenamento per imparare ad usare e quindi controllare parti del corpo che erroneamente pensiamo non sotto la nostra volontà.
Si può infatti imparare a controllare la frequenza del battito cardiaco, la pressione arteriosa, la sudorazione fino ad arrivare alle onde emesse dal nostro cervello.
Tutto questo è perfettamente scientifico e rilevabile attraverso strumenti che monitorano i valori corporei.
Nel training autogeno e nel rilassamento muscolare progressivo il terapeuta guida molto la persona e lo accompagna a stati di rilassamento elevati. Questo solitamente è il primo livello verso una presa di coscienza corporea.
Successivamente attraverso il Biofeedback è la persona stessa che invece riesce a imparare ad autocontrollarsi attraverso l'ausilio di strumentazione elettronica che lo informa di come si sta comportando in tempo reale il suo corpo.
Nello specifico questa tecnica ci consente di individuare alcuni eventi interni come la tensione muscolare, la frequenza cardiaca, la temperatura periferica e il sudore cutaneo sotto forma di segnali visivi e/o acustici allo scopo di “addestrare” la persona a poter controllare tali eventi mediante il controllo dei segnali che gli vengono presentati.
Il segnale biologico viene rilevato con opportuni sensori, viene amplificato, trasformato e poi restituito alla persona sotto forma di suono o segnale luminoso.
Con la pratica si impara a rilassare volontariamente determinate parti/funzionalità muscolari.
Di nuovo noi abbiamo introdotto l'utilizzo di tecniche riflesse (riflessologia plantare, auricolare e digitopressione in stimolazione sia manuale che laser) durante le sedute di Biofeedback per aiutare la persona a superare i passaggi critici dell'apprendimento rendendo questo cammino di crescita e conoscenza interiore ancora più appagante e stimolante.
Stiamo facendo il possibile per avere a disposizione l'apparecchiatura di monitoraggio al più presto.
Certi di aver fatto una cosa utile a chi soffre rimango a disposizione per ulteriori e più dettagliate informazioni a chi le volesse.
Un saluto a tutti e grazie dell'attenzione.
Silvia Torri
Vicepresidente AIRRCS
e Psicoterapeuta antroposofica
Moltissime persone che si rivolgono alla nostra Associazione vivono situazioni di forti disagi causati dallo stress che a volte compromettono anche il normale svolgimento della vita.
E' innegabile che oggi la situazione economica e sociale abbia mutato lo stile di vita del singolo e della società, ora non vogliamo analizzare le cause di ciò ma bensì suggerire un metodo di "pronto soccorso" per la persona.
Il carico di stress attuale ha raggiunto realmente e da troppo tempo i limiti di guardia. Sono state minate istituzioni come la famiglia e anche punti fermi come il lavoro e l'assistenza sanitaria. Questi tre fattori principalmente, scuotono profondamente la stabilità psicofisica dell'uomo e della donna che faticano a trovare la serenità sotto l'altissimo carico di stress che, consciamente o inconsciamente, sono costretti a sopportare.
La nostra Associazione, sempre vicina a chi soffre, ha pensato di proporre dei metodi che, in linea con la nostra filosofia, sviluppino le capacità di auto guarigione intrinseche della persona.
A me piace definire lo stress una "produzione di energia autodistruttiva" generata dal corpo in risposta a stimoli spiacevoli. L'accumulo di tale energia genera prima disagi, poi malesseri ed in fine anche patologie riguardanti sia la sfera psicologica che corporea.
Visto in questo modo lo stress può essere perfettamente controllato perché essendo energia può essere sia convertita che dissipata.
L'obbiettivo di queste nostre tecniche (nostre non perché di nostra invenzione ma bensì perché da noi studiate, analizzate, sperimentate, integrate, potenziate e riproposte in chiave antroposofica) è appunto convertire lo stress in attenzione per generare reazioni positive e non lesive.
Il nostro corpo, attivato dalla sollecitazione di stimoli esterni deve essere istruito su come trattarli e rielaborarli. Per fare ciò dovrebbe trovarsi in uno stato di "bassa energia", cioè partire da una situazione di tranquillità e rilassamento dove il fisico è pronto e reattivo, con le difese del sistema immunitario alte e la mente libera ed aperta. In tale condizione accoglierà lo stimolo negativo ma lo saprà analizzare, gestire rielaborare per volgere a proprio favore. E' importante sottolineare che stato di "bassa energia" non significa assolutamente apatia, stanchezza, scarsa reattività e produttività ma bensì uno stato tranquillità e pace in attesa di una pronta e corretta risposta che si genererà solo in seguito ad uno stimolo.
- Rilassamento muscolare progressivo - Training autogeno - Bio feedback
Il corretto utilizzo di queste tecniche che, se usati con costanza, sono reali percorsi di crescita e auto guarigione portano ad una corretta e rispettosa "gestione emozionale" che rende la persona capace di gestire al meglio le situazioni di difficoltà.
Conoscendosi sia emozionalmente che fisicamente si diventa più consapevoli, più sicuri e quindi meno stressati, più sereni e più reattivi. Il progetto di studio e ricerca e stato condotto dalla Dr.ssa Silvia Torri (Psicoterapeuta antroposofica e Vicepresidente A.R.R.C.S.) che in seguito in un altro articolo dedicato, vi spiegherà nel dettaglio gli effetti e le "variazioni" ad esse da noi apportate per incrementarne l'efficacia.
Certi che il nostro lavoro vi potrà essere utile auguro a tutti una serena esistenza e vi esorto a riflettere su questo articolo così da poterne discutere insieme sulla nostra pagina Facebook per migliorarne insieme l'applicabilità ed i risultati.
Essere Associazione vuol dire stare vicino ai propri associati concretamente e secondo i fini istituzionali.
I nostri sono di crescita psicofisica attraverso la Ricerca e lo Sport, ma non vogliamo assolutamente trascurare la "quotidianità" che poi è parte integrante di entrambe.
Ecco perché vogliamo dare consigli pratici per crescere, vivere e gioire anche nei mesi più freddi.
La Natura va osservata e compresa per essere vissuta a pieno ed in modo appagante.
Nella stagione fredda le ore di luce sono minori perché la Terra e anche l'uomo (parte di essa) deve riposarsi, quindi nella quotidianità dedichiamo più ore al riposo e al sonno.
Non forziamoci su attività troppo dinamiche (che vivremo a pieno in estate, primavera e parte dell'autunno) ma spostiamoci su quelle più contemplative e riflessive. Preferiamo quindi l'allungamento e il potenziamento abbinato piuttosto che la pratica intensiva di attività aerobiche ad alti ritmi (ciclismo, corsa, ecc...).
Questo servirà a scoprire altri lati di noi stessi e poi poterli sfruttare a pieno in primavera.
Altro punto fondamentale è saper vivere il freddo, cioè non fuggirlo completamente, ma viverlo nella quantità che il nostro corpo riesce a trarne vantaggio.
Non esporsi troppe ore al gelo, ma nemmeno stare troppo in casa, soprattutto vicini a fonti di calore dirette (stufe, camini, caloriferi, ecc...).
Sapersi quindi anche vestire e nutrire in modo adeguato senza esagerare con indumenti che facciano sudare e cibi ipercalorici.
In inverno consigliamo di accostarsi al sapore amaro che favorisce la purificazione dell'organismo attraverso il fegato e preserva, ma anche prepara, il corpo per il risveglio primaverile.
Nella stagione fredda siamo anche soggetti ad un maggiore attacco virale e batterico esterno, in natura possiamo trovare alcuni aiuti che possono tutelarci.
La ricerca e l'esperienza pluriennale ci ha insegnato che l'assunzione della tintura madre di Echinacea (20 gocce in poca acqua per via orale la mattina appena alzati) ci protegge aumentando le capacità del nostro sistema immunitario.
L'Echinacea infatti è un rimedio erboristico molto efficace e dal prezzo molto contenuto. Ad esso nei periodi di massima epidemia influenzale può essere associato anche l'olio essenziale di Malaleuca (2 gocce in poca acqua per via orale a metà mattina) che ha un alto potere disinfettante.
Entrambi possono essere poi abbinati in mezzo bicchiere di acqua (15 gocce di Echinacea e 2 di Malaleuca) e utilizzati come gargarismo per un'ulteriore barriera a livello faringeo.
Con queste poche ma utili nozioni spero di avervi fatto capire come poter vivere e crescere l'inverno e le sue meraviglie, ma se avete dubbi non esitate a contattarci perché le vostre incomprensioni potrebbero essere utili anche ad altri.
Viviamo la nostra Associazione riflettendo su questo articolo e sperimentandone i contenuti nella vita quotidiana, così da poterne discutere insieme sulla nostra pagina Facebook per migliorarne insieme l'applicabilità ed i risultati.
Diversi anni di ricerca in campo clinico, sportivo e sociale ci hanno portato alla profonda analisi di come poter "generare più salute" nella Società.
Quando ho fondato l'Associazione eravamo un gruppo di ricercatori con tanta passione e mossi dall'impeto della giovinezza di combattere le malattie. Ora invece siamo dei Cercatori di Equilibrio che hanno capito che purtroppo le malattie servono per ricondurci sulla "retta Via" ed è molto più corretto cercare di ascoltare noi stessi e osservare la Natura per prendere esempio da lei nel modo di rispettarsi e quindi non incorrere nella malattia stessa.
Con questo non voglio assolutamente dire che le malattie vadano subite, sottovalutate o ancora peggio trascurate ma bensì capite e soprattutto prevenute con l'obbiettivo di debellarle attraverso comportamenti corretti nei nostri stessi confronti. Trovo profondamente scorretto l'uso spesso indiscriminato quanto frettoloso di interventi medicamentosi allopatici che hanno come solo obbiettivo la rapida "copertura" della sintomatologia in atto. Proprio queste stesse sintomatologie devono essere i nostri segnali guida per migliorare il rapporto con il nostro corpo e capire dove risiede l'errore che abbiamo commesso e che ha portato allo sviluppo della malattia.
Non dobbiamo temere i sintomi anche se dolorosi. Sicuramente non trascurarli (cosa che causerebbe l'indebolimento progressivo del fisico) ma imparare a monitorarli con attenzione per capire quando è il momento di intervenire. Importantissimo per la nostra crescita interpersonale risulta riuscire a capire quando il fisico sta lottando e quando invece sta cedendo. Operazione questa a cui ci si può addestrare. Consigliamo vivamente nella fase iniziale di farsi seguire da persone competenti per agire in massima sicurezza. Questo periodo di automonitoraggio serve a renderci intimamente complici col nostro corpo e quindi capirne i limiti e i punti di forza. A questo punto avrete quindi compreso quanto sia inutile stroncare immediatamente le sintomatologie senza darci il tempo di riflettere.
Il tempo della malattia è un tempo utile a noi stessi anche per comprendere le reali capacità di reazione, sopportazione e soprattutto di ripresa del nostro corpo cosa che spesso non coincide con quello che pensavamo. Questi segnali vanno vissuti e ben impressi nella mente. Come un pilota riesce a sfruttare al massimo il suo mezzo se è pienamente a conoscenza dei limiti e dei punti di forza del suo mezzo così deve fare la mente col corpo e può farlo solo attraverso la prova della malattia.
Chiaramente mi sto riferendo a malattie non gravi o aggravate, anche perché sono fermamente convinto che con un atteggiamento del genere mirato alla crescita e alla comprensione profonda di noi stessi, porti proprio ad una radicale prevenzione delle gravi patologie.
Ora che abbiamo brevemente ma anche sufficientemente approcciato e analizzato il concetto di "malattia in se stessa" e la sua necessaria esistenza concentriamoci sul fulcro della discussione cioè su come poterla evitare. E' possibile attraverso un costruttiva e oggettiva osservazione e comprensione della storia clinica della Società e degli individui che la compongono evitare di fare le stesse esperienze dolorose sfruttando la loro precedente esperienza per rimanere su una via di crescita ma immune da malattie.
Ritengo che tutto ciò sia anche relativamente facile addestrandosi alla "percezione" o frequentando persone già esperte di tale pratica per vederne l'applicazione e quindi farne propria la tecnica per poi emularla.
Addestrasi alla "percezione" vuol dire mantenere aperti i sensi e la mente senza pregiudizi ma con la voglia di comprendere l'essenza delle cose e il loro perché. Non farsi trascinare in passioni sfrenate ma viverle in equilibrio per arricchirsi interiormente. Questo però non è il momento di analizzare questo concetto molto vasto che ci forvierebbe dalla comprensione della genesi della Salute.
Per accostarci alla Salutogenesi per prima cosa dobbiamo accettare i nostri veri e reali limiti. Sottolineare con forza a chi ci circonda che per vivere bene dobbiamo volerci bene e avere la forza di accettarsi ed accetare gli altri. Schierarsi in modo deciso contro una "cultura dell'indebitamento" che ci porta a spendere più di ciò che si ha. A livello economico questo ha portato la società alla crisi delle moderne repubbliche ma proprio questo modo di pensare si è radicato anche nella vita e quindi nel comportamento con il nostro corpo.
Inconsciamente spendiamo più energia di quella che il nostro corpo dispone. Questo porta ad un suo inevitabile indebolimento e successivo esaurimento con la perdita delle funzionalità e il generarsi di patologie. Fortunatamente la Natura nella sua immensa saggezza fondata sull'Equilibrio attraverso la sofferenza della malattia ci richiama all'ordine. Una sofferenza che deve essere interpretata come correttiva e non punitiva.
Senza di essa che ci "rimprovera" e limita ci troveremmo in una condizione di così grave distonia che in breve ci condurrebbe alla morte senza darci la possibilità di accorgercene e curarci.
La nostra Associazione vuole mettervi in guardia da quella filosofia terapeutica che viene proposta dai mas-media intenti a pubblicizzare farmaci che combattono e eliminano la sintomatologia in modo rapido. A nostro avviso questo non è curare ma voler nascondere la sintomatologia. Soprattutto nel periodo invernale assistiamo ad un bombardamento pubblicitario di farmaci antidolorifici e antinfluenzali ad azione rapida con il fine di non dover rinunciare a nulla.
Tutto al giorno d'oggi mira ad una desensibilizzazione e a un volerci staccare dalla consapevolezza dei nostri limiti o ancora peggio dai bisogni del nostro corpo.
Quindi in pratica per generare salute nella nostra vita dobbiamo:
Queste sono le fondamentali regole per non ammalarsi e ci teniamo in modo particolare che vengano comprese nel loro profondo per innalzare la qualità di vita di tutti e soprattutto per combattere le malattie ancora prima che si manifestino.
Le riteniamo semplici ed efficaci e in futuro le analizzeremo ancora più nel dettaglio relativamente a ogni patologia.
Diversi anni di ricerca in campo clinico, sportivo e sociale ci hanno portato alla profonda analisi di come poter "generare più salute" nella Società.
Nel corso di ricerche e studi da me condotti mi sono sempre più convinto che la ricchezza dei nostri giorni è la disponibilità di tempo.
Questo nasce dal fatto che oggi l'elevata quantità di stress a cui siamo sottoposti ci fa dimenticare che per rimanere in salute dobbiamo dedicare il giusto tempo ad ogni attività.
Proprio tutto questo stress a volte altera la nostra percezione e la nostra capacità di discernimento facendoci vedere dei bisogni fondamentali come attività e quindi "sacrificabili".
Mi sembra giusto ricordare che la nutrizione, il riposo, il sonno, l'intimità e la riflessione sono appunto bisogni imprescindibili per una vita in salute e quindi devono essere difesi e rispettati.
Altro fattore da non trascurare è che è possibile compiere solo un numero determinato di attività se esse vengono svolte nel modo corretto con lo scopo di "elevarci".
Questi due fattori troppo spesso vengono stravolti e si pensa di poter svolgere più attività rispetto a quelle che il nostro corpo ci consente.
La conseguenza è un indebolimento progressivo del fisico e un risultato non appagante dell'attività svolta che genera l'insorgere della frustrazione.
Problematica questa che nasce da una sopravvalutazione di noi stessi molto spesso spinta da un'errata filosofia del fare e del produrre.
Proprio questa filosofia del continuo produrre senza aver prima ragionato sul progetto che ne guida il fine è stata una delle varie cause dell'attuale crisi economica.
È mia convinzione profonda che alla base di tutto ci debba sempre essere una riflessione costruttiva e ponderata dalla quale solo in seguito possa nascere un progetto di produzione che però tenga sempre conto del fine nel rispetto dell'Equilibrio e dei limiti dell'uomo e della natura.
Il processo che genera salute è dunque: riflessione, azione e valutazione ma tutto questo deve avere un giusto "timing", cioè anche il tempo deve essere in equilibrio.
Ogni fase deve avere il tempo adeguato, nè troppo nè troppo poco in modo da non sottrarlo al resto.
Il concetto del tempo è molto importante in un contesto di salutogenesi a livello fisico, mentale, spirituale e anche sociale.
Tutti dobbiamo capire che ogni cosa necessita il tempo adeguato e dobbiamo rispettarlo per noi stessi e per gli altri.
Una società basata sul Rispetto e sull'Equilibrio è una società in salute.
Ecco perché per prevenire le malattie è fondamentale capire il profondo concetto del "timing" che non è null'altro che il rispetto del tempo, cioè il tempo in Equilibrio.
Alle parole facciamo seguire i fatti per costruire appunto una società migliore perché ognuno può fare molto per sè e per gli altri.
Iniziamo concretamente a rispettare le "pause", quindi a nutrirci agli orari corretti (per prevenire disturbi digestivi e respiratori), cosi facendo rispetteremo anche le pause degli altri e tutti saremo più operativi nelle fasi lavorative.
Lo stesso vale per il riposo: dormiamo le ore sufficienti ed evitiamo nella quotidianità di stare svegli la notte e chiedere a chi ci circonda di lavorare sempre fino a tardi.
Le persone che si nutrono bene e riposano adeguatamente svolgono le loro funzioni meglio e con più cordialità. Solamente questi due piccoli gesti generano moltissimo benessere nella società e incrementano la qualità della vita di tutti.
Senza di essa che ci "rimprovera" e limita ci troveremmo in una condizione di così grave distonia che in breve ci condurrebbe alla morte senza darci la possibilità di accorgercene e curarci.
In realtà stare meglio è molto facile e naturale come anche prevenire le malattie che sempre nascono dal "non rispetto" che genera squilibrio e disordine.
Viviamo la nostra Associazione applicando con voglia e fiducia il concetto del "Timing della Salute" nella vita quotidiana e discutiamo insieme sulla nostra pagina Facebook per migliorarne insieme l'applicabilità ed i risultati.